"So che non sei umano."
La penna mi scivola dalle dita. Mi si stringe lo stomaco.
No. Devo aver sentito male.
All'improvviso l'aula magna diventa soffocante.
Riprendo la penna.
"Ehi, sto parlando con te ."
Una risatina calda e provocatoria mi sfiora l'orecchio.
Fisso lo sguardo sul professore. Regola numero uno: ignorare le fate. Ignorali abbastanza a lungo e svaniscono. Anni di pratica. E chiunque venga attratto dal mondo delle fate, nella migliore delle ipotesi, perde la testa. Nella peggiore... meglio non pensarci.
"Ehi, piccola allodola. Sì, proprio tu."
Piccola allodola? Chi si crede di essere? Mi volto, pronta a zittirlo.
Sorride come se fosse lui a fare la battuta. I capelli neri gli cadono su occhi di un verde impossibile. Come se fossi la cosa più divertente che abbia mai visto. Mi sta prendendo in giro?
"Finalmente mi sono girato. Stavo iniziando a pensare che saresti stato noioso, dopotutto." Fa l'occhiolino.
"Prima di tutto, non parlo con la gente comune." Abbasso la voce. "Secondo, non chiamarmi allodola."
Lui si limita a sorridere più ampiamente. Piccole cicatrici gli orlano le labbra.
"Perfetto. Nemmeno io parlo con loro. Per lo più piccole cose fastidiose. In ogni caso, sono più divertente." I suoi occhi brillano di azzurro per un istante.
Non ho mai visto niente del genere. Chi è?
Il profumo di menta mi colpisce il naso, è pungente e impossibile da ignorare.
"E hai davvero la faccia di una piccola allodola."
"Lasciami in pace." Mi giro verso il professore, con il cuore che mi martella.
"Avrei potuto essere un paio di artigli frastagliati", dice il professore, "che si muovono furtivamente sul fondo di mari silenziosi".
"Non è proprio un granché, il nostro Prufrock", borbotta Loki tra sé e sé, con un sorrisetto che gli tira gli angoli della bocca.
"Quale parte di 'Non parlo con la gente comune' non capisci?" sbotto.
"Non sono uno di loro", dice con finta solennità.
"Allora chi sei?"
"Lezione finita."
Infilo la mia roba nella borsa, disordinata come sempre. Dopo. Sistemo tutto. Mi alzo.
Naturalmente anche lui si alza.
"Ricordati, piccola allodola. Non puoi scappare da me. Mai." Saltella al mio fianco, snello, veloce, impossibile da ignorare. Odio ammetterlo, ma la felpa e i jeans di Harvard gli stanno troppo bene .
Stringo i pugni. Sono quasi tentata di colpirlo. "Chi sei ?"
"In realtà, è più interessante chi sei . È raro incontrare qualcuno che riesca a vedere oltre le apparenze." Sorride come se fosse la cosa più divertente del mondo.
"Sono cresciuto come un essere umano." Mi faccio largo tra gli altri studenti verso l'uscita. "Tutto il resto non conta."
"Le nostre origini contano sempre . Noi siamo le nostre origini."
Mi faccio strada a gomitate, sperando di scrollarmelo di dosso e tornare alla mia vita umana.
"Ah, non mi perderai." Sento che mi sta guardando. "Sono molto bravo a rincorrere le fanciulle."
Il corridoio si apre. Faccio un respiro profondo.
"Capito." Loki si ferma davanti a me, con nonchalance, come se mi stesse facendo un favore.
"Non capisci? Non voglio avere niente a che fare con te!" urlo.
Alcune ragazze ridono poco distante. Fantastico. Proprio quello di cui avevo bisogno.
"C'est dommage!" Scrolla le spalle. "Ci rimetti."
Continuo a camminare, in silenzio. Queste cose distorceranno le tue parole contro di te.
"Va bene... veniamo al dunque: ho bisogno del tuo aiuto."
Mi fermo. Pazzesco. "Perché dovrei aiutarti ? "
"Bella domanda." Quel sorriso. Quella strizzatina d'occhio. "Diciamo che... alla fine, non avrai scelta."
Minaccioso, decisamente. "Cosa significa?"
"Tutto. Niente. Un po' di entrambi. Mia cara Pearl."
Il ghiaccio mi inonda le vene. Lui conosce il mio nome. I nomi sono potere per la gente comune. Mi sforzo di assumere un'espressione calma.
"Bene. Dal momento che conosci il mio, qual è il tuo?"
Si gratta il mento, gli occhi scintillanti di malizia. "Loki. Dio del dispetto. Straordinario imbroglione." Si inchina, ridicolo e affascinante. "Al tuo servizio, piccola allodola." Inclina la testa verso qualcosa dietro di noi.
Che cosa...
Una creatura con la pelle fatta di fiamme sta camminando verso di noi.
Il mio cuore si ferma.
"Vedi?" Loki ride, con aria di pura malizia. "Te l'avevo detto. Non puoi fare a meno di me."
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Nota dell'autore:
Ciao a tutti! Non sono madrelingua inglese, quindi perdonate i piccoli errori. Spero che la storia vi piaccia: mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni e i vostri feedback!